VLAMINCK, Maurice de
Pittore, nato a Parigi il 4 aprile 1876. Acquarellista, incisore, litografo, illustratore e scrittore, dopo una vita densa di avvenimenti narrata nel suo libro Tournants dangereux si è ritirato nella sua proprietà la Tourillière (Eure-et-Loire). Ritrattista e paesista, fa parte del gruppo detto "les Fauves" (1900-1910). Pittura, la sua, violenta di chiaroscuro, di reazione all'impressionismo. I ritratti sono costruiti con vigore; Autoritratto (1911), Il poeta Vanderpyl (1919), ecc.; ma l'energia del suo temperamento si manifesta soprattutto nel paesaggio. Rappresentò la Normandia, da Rouen a Le Hâvre; i villaggi dell'Île-de-France e del Mezzogiorno. Quai Sengauzin à Bougival (1902); Le Hâvre, Grand Quai (1904); Paysage de Normandie (1924), paesaggi agitati e tormentati nei quali la natura e le case, d'aspetto sinistro, di toni crudi, sono dipinte con largo uso della spatola. Nel 1935 il V. entrò a far parte della giuria del "Salon d'Automne".
Bibl.: Wynandus, Le peintre Vlaminck, in L'arbitraire, giugno 1919; F. Carco, M. de V., in Les peintres français nouveaux, VII, Parigi 1920; L. Werth, V., ivi 1925; M. de Vlaminck, Tournants dangereux, souvenirs de ma vie, ivi 1929; id., Poliment, ivi 1931.