Greene, Maurice
USA • Kansas City (Missouri), 23 luglio 1974 • Specialità: Velocità
Non troppo alto, ma di struttura potente, è stato il velocista che nella seconda metà degli anni Novanta, dopo il ritiro di Carl Lewis, ha ridato vitalità allo sprint in America. In quattro stagioni, dal 1997 al 2001, ha vinto tre volte il titolo mondiale sui 100 m (1997, 1999, 2001), una volta quello sui 200 m (1999) e ha conquistato, nel 2000 a Sydney, anche l'oro olimpico dei 100 m, insieme a quello della staffetta. Il 16 giugno 1999, ad Atene, tolse 5 centesimi al primato mondiale dei 100 m di Donovan Bailey, portandolo da 9,84″ a 9,79″. La carriera di Greene, che all'inizio si divideva tra football e atletica (fu il padre Ernest, una guardia giurata, a incoraggiare Maurice e i suoi fratelli a praticare lo sport), ebbe la svolta decisiva quando nel settembre del 1996 si trasferì a Los Angeles, per allenarsi con il gruppo di John Smith. Nelle ultime stagioni problemi a un ginocchio ne hanno un po' condizionato il rendimento, tanto da impedirgli la qualificazione alla finale dei 100 m ai Mondiali di Parigi. Fino a tutto il 2003 aveva corso i 100 m per nove volte in meno di 9,90″. Sui 200 m vanta un personale di 19,86″.