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POTTECHER, Maurice

Enciclopedia Italiana (1935)
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POTTECHER, Maurice


Drammaturgo francese, nato a Bussang (Vosgi) nel 1867. Parve dapprima orientarsi verso problemi filosofici (La Peine de l'esprit, 1891, dramma), ma si volse poi alla rappresentazione della realtà umana e sociale con una raccolta di novelle (Le chemin du mensonge, 1894) nelle quali si palesa già, attraverso alcune leggende, quell'interesse per lo spirito del popolo, che doveva sempre più volgere il P. ai problemi sociali. Nel 1895 fondò nel suo paese nativo un Théâtre du peuple; sul proscenio fece iscrivere il suo programma sintetizzato nelle parole: "Par l'Art" e "Pour l'humanité", e costruì un insieme di attori formato esclusivamente da abitanti del paese. L'iniziativa ebbe successo e da allora il P. fece rappresentare su quel teatro numerasi drammi e commedie proprî, tutti intonati al suo programma sociale.

Si citano come sue opere principali: Le diable marchand de goutte (1895); Morteville (1896); La Sotie de Noël (1897), farsa rustica, in collaborazione con R. Auvray; Liberté e Le lundi de la Pentecôte (1898); Chacun cherche son trésor (1899); L'héritage (1900); C'est le vent! (1901); La passion de Jeanne d'Arc (1904); La Reine Violante (1906); Amys et Amyle (1913); L'anneau de Sakountala (1914); Le valet noir (1927), Le secret de la montagne (1931), ecc. Sono inoltre da ricordare La tragédie de Macbeth, traduzione in "versi bianchi" della tragedia shakespeariana (1902) e un volume di liriche, Le chemin du repos (1900).

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