RAYNAUD, Maurice
Medico, nato il 10 agosto 1834 a Parigi, ivi morto il 29 giugno 1881. Si laureò a Parigi nel 1862 con la tesi: Sur l'asphyxie locale et la gangrène symétrique des extrémités, nella quale fissò i sintomi della malattia che da lui ha preso il nome (v. appresso). Medico degli ospedali nel 1865, agrégé nel 1866, insegnò all'università e all'ospedale Lariboisière. Scrisse anche sul vaccino, sulla cura del reumatismo cerebrale con i bagni freddi, sulla rabbia, ecc.
Morbo di Raynaud. - Sotto il nome dell'autore che per primo ne descrisse il quadro, si designano due forme differenti fra loro per la gravità delle lesioni: asfissia locale e cancrena delle estremità. L'asfissia è dovuta a un disordine vasomotorio di origine nervosa, che compare sia nell'isterismo sia nel corso di affezioni organiche del sistema nervoso, oppure anche all'inizio della sclerodermia; può aversi isolatamente come neurosi vasomotoria indipendente da altri disturbi. L'asfissia consiste in un arresto della circolazione capillare che si verifica simmetricamente alle estremità delle dita; senza causa apparente o per la semplice esposizione al freddo, uno o più dita di una mano diventano pallide, fredde e prive di sensibilità (sincope locale, dito morto). Dopo pochi minuti o qualche ora, il circolo si ristabilisce riportando la pelle alla temperatura e al suo colorito normale. Alla sincope possono associarsi, anche simultaneamente, nelle stesse o in altre dita, altri disturbi accessionali: allora la pelle diventa livida, violacea, oppure di un rosso acceso, mentre il malato avverte vivi dolori, bruciori, trafitture. Il ritorno allo stato normale s'accompagna a penosissime sensazioni di formicolio. In uno stadio più progredito dell'evoluzione morbosa, i fenomeni a carico delle dita si fanno permanenti; il colorito bluastro, il raffreddamento, i dolori si intensificano e le dita finiscono col diventare nerastre e presentano gravi alterazioni sotto forma di vescicole che rompendosi lasciano scoperte piccole ulcerazioni, oppure prendono un aspetto pergamenaceo (dito mummificato), mentre piccoli lembi di tessuto in mortificazione (escare) si isolano dalle parti sane per un processo di demarcazione infiammatoria, scoprendo ulcerazioni profonde che volgono a guarigione. Col ripetersi delle lesioni, le dita si assottigliano, si affilano, s'induriscono, si ricoprono di cicatrici, mentre anche le unghie si alterano. Per lo più la malattia è cronica, con tendenza alla guarigione. I disturbi possono limitarsi alla semplice asfissia. È più colpito il sesso femminile; specialmente presentano la sindrome di Raynaud i soggetti neuropatici, i sifilitici, i lebbrosi, i diabetici, gli epilettici, gli alcolisti. La genesi della malattia non è perfettamente nota; è verosimile ammettere che dipenda da un perturbamento dell'innervazione simpatica in dipendenza di varie influenze infettive e di disturbi delle ghiandole a secrezione interna.