MAURITANIA (XXII, p. 612)
Ex Territorio dell'A. O. F., il 28 settembre 1958 optò per l'autonomia in seno alla Comunità Francese; conseguì la piena indipendenza il 28 novembre 1960 proclamandosi République islamique de Mauritanie, sollevando le proteste del Marocco, che rivendica il possesso della regione già sotto la sovranità dei sultani marocchini.
La M. comprende una notevole parte del Sahara occidentale e si affaccia sull'Oceano Atlantico, con una costa per lo più importuosa, tra il Rio de Oro e il Senegal. Il clima, estremamente arido e a forti escursioni termiche, e la natura del suolo sono sfavorevoli all'agricoltura e quindi all'insediamento stabile sia nei desertici bassopiani costieri e nei pianori interni sia sulle dorsali collinose che li separano. La popolazione (nel 1959: 650.000 ab. su 1.085.805 km2) è accentrata in gran parte nella fertile valle del Senegal o in singoli centri sull'Atlantico (il capoluogo Nouakchott, Port-Étienne). Le condizioni ambientali si ripercuotono sull'importanza economica del territorio, che allo stato attuale è scarsa. Nel campo agricolo il prodotto più cospicuo è dato dal miglio, mentre di gran lunga inferiori sono i raccolti del mais e del riso. Nelle oasi si raccolgono i datteri, mentre un prodotto spontaneo è costituito dalla gomma arabica, che trova largo smercio in Francia. Notevoli sono soltanto l'allevamento dei bovini, ovini e cammelli nelle aree ancora savaniche o steppiche, la pesca d'alto mare e lo sfruttamento dei giacimenti di sale, inoltrato quale mezzo di scambio ai mercati del Senegal. Il sottosuolo ha rivelato la presenza di ferro (Fort Gouraud) e rame (Akjouit) in grande quantità, ma la loro utilizzazione è per ora ostacolata dalla mancanza d'acqua e dalla notevole distanza dai possibili centri di imbarco o di lavorazione.
Bibl.: M. Ould Hamidoun, Précis sur la M., Saint-Louis 1952.