Quadrio, Maurizio
Patriota e giornalista (Chiavenna, Sondrio, 1800 - Roma 1876). Iscritto alla facoltà di Lettere dell’università di Pavia, partecipò ai moti piemontesi del 1821 nel battaglione di volontari della Minerva. In esilio, dopo essere passato per la Spagna e la Svizzera, si recò in Russia e partecipò poi all’insurrezione polacca del 1830. Rientrato in Italia nel 1833, l’anno successivo fu condannato a sei mesi di carcere. Nel 1848 fu tra i promotori dell’insurrezione in Valtellina, dove operò anche come commissario del governo provvisorio di Milano. Nuovamente in esilio al ritorno degli austriaci, s’incontrò con Mazzini in Svizzera e fu segretario del triunvirato a Roma nel 1849. Caduta la Repubblica, di nuovo in esilio prima in Francia e in Svizzera e poi a Londra, si legò sempre più a Mazzini collaborando e dirigendo alcuni dei numerosi periodici mazziniani. Partecipò attivamente al tentativo insurrezionale del 1853 e al moto livornese del 1857. Dopo il suo rientro in Italia nel 1859, si dedicò prevalentemente all’attività giornalistica e, dopo la morte di Mazzini, fu tra i capi del movimento democratico italiano.