SACRIPANTI, Maurizio
Architetto, nato a Roma l'8 agosto 1916. Tra il 1960 e il 1970 ha partecipato a molti concorsi nazionali e internazionali con progetti di grandissimo valore culturale.
Tra i temi affrontati da S. sono il rapporto architettura-tecnologie avanzate, la flessibilità di uno spazio in un'architettura mobile, una nuova funzionalità delle tipologie, il rimando a un tessuto urbano tutto da reinventare, l'introduzione di materiali tradizionalmente esclusi dall'edilizia. Questi argomenti, così determinanti nella definizione di un'architettura, sono stati studiati con molta autonomia dal linguaggio della nuova tradizione moderna, mentre da questa S. ha ereditato il rapporto con l'industrializzazione dell'edilizia con tutte le conseguenze che questo comporta nella progettazione: individuazione degli elementi nodali, delle serie, delle unità modulari. Nel 1961, nel concorso internazionale per il grattacielo Peugeot a Buenos Aires, ha proposto una tipologia che svincola il nucleo centrale di servizi e ascensori dalla struttura portante alla quale s'innestano blocchi di uffici di altezza variabile da uno a dieci piani; degli squarci a giardino pensile permettono la vista dall'esterno del nucleo centrale. S. è riuscito così a proporre, più che un grattacielo, un quartiere verticale. Nel 1965, per il "total teatro" di Cagliari, ha portato alle estreme conseguenze la ricerca gropiusiana della flessibilità e polifunzionalità dello spazio. Il teatro è pensato come unico palcoscenico con soffitto e pavimento formati da innumerevoli elementi mobili in grado di plasmare uno spazio dalle infinite possibilità. Nel 1969, nel progetto di concorso per l'Expo 70 di Osaka, S. immagina un percorso per mostra formato da due passerelle interne a una serie doppia di sette lame circolari, incernierate nel baricentro eccentrico, che sorreggono un mantello di plastica che le segue nel moto. Le opere citate devono la loro importanza anche a un preciso rapporto interdisciplinare ehe di volta in volta S. instaura con ottimi specialisti. Dal 1976 S. insegna composizione architettonica all'università di Roma. Nel 1969 e 1970 ha tenuto due mostre personali di architettura rispettivamente a Roma e a Mosca. Altre opere: Matera, Nuclei edilizi INA Casa (coll. C. Cicconcelli), 1950-1952; Enna, nucleo edilizio INA Casa (coll. Moroni, Di Cagno, Mazzacurati), 1961; Bagnoli, Nucleo residenziale "Cinthya" (coll. Nonis, Lo Iacono, Medin, Martinelli), 1964.
Bibl.: C. Pagani, Architettura italiana oggi, Milano 1955; M. Garimberti, G. Susani, Sacripanti-Architettura, Venezia 1967; Domus, nn. 435, 458; M. Sacripanti, Città di frontiera, Roma 1973.