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BOLOGNINI, Mauro

di Lorenzo Quaglietti - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
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BOLOGNINI, Mauro

Lorenzo Quaglietti

Regista cinematografico, nato a Pistoia il 22 giugno 1922. Laureatosi in architettura a Firenze, si trasferisce a Roma nel 1949 per frequentare il Centro sperimentale di cinematografia. Assistente di L. Zampa e, in Francia, di Y. Allegret e J. Delannoy, dirige il primo film (Ci troviamo in galleria) nel 1953: un prodotto leggero come i successivi I cavalieri della regina (1954), La vena d'oro (1955), Gli innamorati (1955) e altri. L'incontro con P. P. Pasolini e V. Brancati con la rispettiva produzione de La notte brava (1959) e Il bell'Antonio (1960) segna una svolta nel modo di fare cinema di B. a cominciare dai soggetti, non più subordinati soltanto alle imposizioni del mercato anche se si riveleranno economicamente redditizi, e nella maggior parte dei casi derivati da opere letterarie.

Alcuni racconti di Moravia sono all'origine di La giornata balorda (1960), da un romanzo di M. Pratesi nasce La viaccia (1961); ancora da due romanzi, di I. Svevo e A. Moravia, provengono Senilità (1962) e Agostino (1962). In questi film e nei seguenti notevole rilevanza assumono l'arredamento, i costumi, l'illuminazione, le suggestioni pittoriche nel cui utilizzo B. eccelle, traendone immagini preziose e splendidi effetti figurativi, anche se talvolta a scapito dell'analisi psicologica dei personaggi.

Metello (1970) è esemplare della tendenza del regista alla bella scrittura pur nell'esteriore fedeltà al romanzo di V. Pratolini. In precedenza, pur manipolandoli, B. era stato sostanzialmente rispettoso nel trasporre sullo schermo i testi di T. Gautier (Madamigella di Maupin, 1966), E. Patti (Un bellissimo novembre, 1969), G. Parise (L'assoluto naturale, 1969), C. L. Philippe (Bubù, 1971) esaltandone gli aspetti più consoni alla propria sensibilità compositiva e decorativa, al di là delle vicende narrate, al punto da diventare più attendibile e incisivo nella realizzazione di soggetti maggiormente rimaneggiati (La corruzione, 1963, da Moravia) o meglio ancora originali: Imputazione di omicidio per uno studente (1972), Fatti di gente per bene (1974), sul caso Murri, e perfino Libera, amore mio... (1975), imprevedibile e isolato tentativo di cinema politico. L'accoglienza tiepida induce B. a tornare ai testi letterari in Per le antiche scale (1975), dal romanzo di M. Tobino, dove dà ampio sfogo alla sempre incalzante predisposizione calligrafica, decisamente esasperata in L'eredità Ferramonti (1976). Si prova senza esiti di rilievo nel genere grottesco (Gran bollito, 1977), quindi si rifà alla commedia degli inizi con Sarò tutta per te (episodio di Dove vai in vacanza?, 1978). Altri film degni di menzione sono: La vera storia della signora delle camelie (1980), biografia romanzata del noto personaggio di Dumas figlio, e Mosca addio (1987), per il tema insolito (i diritti civili in URSS, alla luce del caso Ida Nudel). Tra le regie non cinematografiche si ricordano: Tosca (1964; 1990), Norma (1965) ed Ernani (1975) nella lirica; Il ritorno a casa (1974) di H. Pinter e lo shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate (1975) nella prosa.

Bibl.: Bolognini, a cura di J.A. Gili, G.P. Brunetta, P. Tortolina, Roma 1977.

Vedi anche
cinema Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta espressione d’arte nel campo della fantasia o strumento d’informazione, di documentazione scientifica, ... Marcello Mastroianni Attore italiano (Fontana Liri 1924 - Parigi 1996); dalla compagnia del centro universitario teatrale di Roma passò alla compagnia di L. Visconti, con la quale recitò negli anni 1948, 1949, 1951, 1952 (La locandiera; Le tre sorelle), 1955 (Zio Vania) e 1956. Attore moderno e completo, dalla recitazione ... Sergio Citti Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo italiano (Roma 1933 - Ostia 2005). Fratello dell'attore Franco (Roma 1935 - ivi 2016), ha inizialmente collaborato con F. Fellini (Le notti di Cabiria, 1957), M. Bolognini (La notte brava, 1959), B. Bertolucci (La commare secca, 1962) e soprattutto ... Vittorio Capriòli Attore italiano (Napoli 1921 - ivi 1989). Svolse attività teatrale in Italia finché, dopo una felice stagione parigina (1950), diede vita a Roma, con A. Bonucci e F. Valeri per la regia di L. Mondolfo, al Teatro dei Gobbi (1951-52), compagnia italiana di rivista da camera, imperniata sulla satira della ...
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  • CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA
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    Enciclopedia del Cinema (2003)
    Bolognini, Mauro Enzo Siciliano Regista cinematografico e teatrale, nato a Pistoia il 22 giugno 1922 e morto a Roma il 14 maggio 2001. Nella sua attività si mantenne spesso fedele, quanto a fonti di ispirazione, alla letteratura, in particolare alla narrativa fra Ottocento e Novecento, scegliendo ...
Vocabolario
màuro
mauro màuro agg. e s. m. [dal lat. Maurus, gr. Μαῦρος]. – 1. a. In età romana, denominazione di una parte degli indigeni dell’Africa settentr., in partic. di quelli che costituirono l’antico regno di Mauritania, corrispondente all’odierno...
bolognino
bolognino s. m. [dal nome della città di Bologna]. – 1. Moneta d’argento coniata dal comune di Bologna a cominciare dal 1191; fu poi detto piccolo quando nel 1236 fu emesso il b. grosso equivalente al soldo di dodici denari. B. d’oro, il...
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