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BILL, Max

di Rosalba Zuccaro - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
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BILL, Max

Rosalba Zuccaro

(App.II, I, p. 406)

Architetto, scultore, pittore e teorico dell'arte svizzero. Dal 1951 al 1956 rettore della Hochschule für Gestaltung di Ulm, costruita secondo i suoi disegni, ne dirige le sezioni di architettura e design con rinnovati criteri di didattica progettuale. Dal 1967 al 1974 insegna presso la Staatliche Hochschule für bildende Künste di Amburgo. Nel 1956 aderisce al Deutscher Werkbund. Socio onorario di prestigiose istituzioni, tra cui l'American Institute of Architects (dal 1964), l'Akademie der Künste di Berlino (dal 1972), gli vengono conferiti il gran premio della Triennale di Milano (1951 e 1954), il premio per la scultura alla Biennale di San Paolo del Brasile (1951), la medaglia d'oro della Presidenza della Camera dei deputati (1966), il premio d'arte della città di Zurigo (1968).

Personalità poliedrica e organica, protagonista lucido e acclarato dell'arte concreta, attivo anche nella vita politica, sulla base dell'iniziale, fondamentale esperienza presso il Bauhaus e dell'assimilazione delle istanze De Stijl, teorizza e attua una sintesi armonica delle arti visive, incluse le cosiddette arti applicate. La misura matematica che ne ordina le idee concretizzandole visivamente, si volge verso una metodologia di processualità logica, atta a coniugare il rigore mentale con la sensibilità percettiva attraverso entità spaziali, plastiche e pittoriche che nelle variazioni su uno stesso tema e nelle articolazioni del nastro senza fine fondono l'universale della geometria con il soggettivo imponderabile dell'intuito. L'opera di B., sottratta a una espressione unicamente concettuale, si orienta con significativa precocità verso una forma sempre più elementare, primaria, che svela nuove relazioni al di là del dato evidente. Il codice di base trova esplicazione nei diversi media e nella specificità dei singoli oggetti: la sua concezione unitaria si struttura come morfogenesi di un'arte degli insiemi in uno spazio-ambiente funzionale all'interesse dell'uomo integrato al puro fenomeno estetico. Vedi tav. f. t.

Tra le sue opere: Hans Arp: 11 Configurations, 1945; Wassily Kandinsky: 10 farbige Reproduktionen, 1949; Robert Maillart: Brücken und Konstruktionen, 1949, 1969; Wassily Kandinsky (a cura di), 1951; Form: a balance sheet of mid-20th century trends in design, 1952; Über das Geistige in der Kunst (a cura di), 1952; Mies van der Rohe, 1955; Essays über Kunst und Künstler (a cura di), 1955; Die Gute Form, 1957; Punkt und Linie zu Flache (a cura di), 1959; Konkrete Kunst: 50 Jahre Entwicklung, 1960; 16 Constellations, 1974.

Bibl.: T. Maldonado, M. Bill, Buenos Aires 1955; M. Staber, M. Bill, San Gallo 1971; E. Hüttinger, M. Bill, Zurigo 1977; A. C. Quintavalle, M. Bill, Palazzo della Pilotta, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma 1977; C. Silvas, R. A. Stein Nunex, M. Bill: pinturas, esculturas, grafica, Caracas 1979; M. Emanuel, Contemporary architects, Londra-New York 1980.

Vedi anche
Vasarély, Victor Pittore e grafico, di origine ungherese (Pécs 1908 - Parigi 1997). Frequentò a Budapest l'accademia Mühely, dove A. Bortnyik si ispirava agli insegnamenti del Bauhaus di W. Gropius. A Parigi dal 1930, fu in contatto con il gruppo Abstraction-Création e si dedicò, almeno fino al 1943, prevalentemente ... Lissitzky, El Nome con cui è conosciuto in Occidente il pittore, grafico e architetto Eliezer M. Lisickij (Počinok, Smolensk, 1890 - Mosca 1941), una delle figure principali dell'avanguardia russa. Seppe fondere nelle sue opere i principi del costruttivismo con elementi del suprematismo; utilizzò spesso le tecniche ... Schwitters, Kurt Pittore (Hannover 1887 - Ambleside 1948). Studiò all'accademia di Dresda (1909-14) e, dopo una fase espressionista e cubista, nel 1918 creò le sue prime opere astratte. Per la sua personalità sconcertante ed estrosa S. viene spesso accomunato al movimento dada, del quale tuttavia non fece mai parte effettiva, ... Mondrian, Piet Pittore olandese (Amers foort 1872 - New York 1944). Studiò all'Accademia di Amsterdam. Una permanenza nel Brabante (1904-05) lo portò a contatto con la vita dei contadini, e questa esperienza pittoricamente si realizzò nel tentativo di superamento dei modi accademici, con mezzi ispirati, tra l'altro, ...
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  • Bill, Max
    Enciclopedia on line
    Architetto, pittore e scultore svizzero (Winterthur 1908 - Berlino 1994). Studiò a Zurigo e al Bauhaus di Dessau. Membro di Abstraction-Création (1932-36), associato ai CIAM (1938), fondatore della rivista Abstrakt-Konkret (1944) e dell'Institut für progressive Kultur (1947), B., uno dei maggiori rappresentanti ...
  • BILL, Max
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    Pittore, scultore, architetto e scrittore, nato a Winterthur nel 1908. Fu allievo della Scuola di arti e mestieri di Zurigo; poi del Bauhaus di W. Gropius, in Dessau. È tra i principali teorici della tendenza definita "concreta", che rappresenta una fase più avanzata della tendenza cosiddetta "astratta", ...
Vocabolario
bill
bill ‹bil› s. ingl. (pl. bills ‹bil∫›), usato in ital. al masch. – 1. a. Nella pratica costituzionale anglosassone, disegno di legge presentato a una camera legislativa. Anche, talora, la legge stessa votata (che più propriam. prende il...
max
max – Abbreviazione (senza punto) dell’agg. lat. maxĭmus -a -um («massimo»), usata soprattutto in geografia (per es., altezza max, profondità max, livello max) e in matematica (tra l’altro nella locuzione max lim «massimo limite»).
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