Matematico tedesco (Amburgo 1878 - Black Mountain, North Carolina, 1952). Allievo di D. Hilbert a Gottinga, professore alle università di Breslavia (1913) e di Francoforte sul Meno (1921), nel 1935 fu costretto a emigrare per motivi razziali. Gli studî del D. vanno dai fondamenti della geometria (geometria non archimedea) alla topologia (teoria dei nodi). A lui è dovuta, in particolare, la seguente proposizione (1902): "L'uguaglianza di volume di due poliedri non è condizione sufficiente per la loro scomponibilità in ugual numero finito di poliedri rispettivamente uguali, cioè per la loro equiscomponibilità"; ossia: può ben darsi che due poliedri di ugual volume non siano equiscomponibili. Tra le sue opere: Vorlesungen über neuere Geometrie (con M. Pasch, 1926); Über die geistige Eigenart des Mathematikers (1928).