DELBRÜCK, Max
Fisico e biologo, nato a Berlino il 4 settembre 1906. Laureatosi in fisica a Gottinga nel 1930 con una tesi eseguita sotto la direzione di Max Born, lavorò poi negl'istituti di fisica di Bristol, di Copenaghen con N. Bohr e di Zurigo con W. Pauli. Fu assistente di L. Meitner al Kaiser Wilhelm Institut für Chemie. di Berlino. S'interessò poi a problemi di biologia ed eseguì una serie di lavori sulla mutabilità dei geni, in collaborazione con il biofisico K. G. Zimmer e il genetista N. W: Timoféev Ressovsky. Nel 1935 si trasferì negli Stati Uniti dove ottenne la cattedra di biologia al California Institute of Technology.
Si dedicò allo studio dei batteriofagi trasferendo, con felice intuizione, tecniche quantitative in uso nella fisica a problemi biologici, in particolare all'indagine della ricombinazione genetica in questi organismi elementari. Le sue scoperte sul meccanismo della riproduzione dei virus e sulla struttura genetica dei virus (batteriofagi) e dei batteri hanno avuto un'importanza fondamentale per gli sviluppi della biologia molecolare. Per queste scoperte gli fu attribuito nel 1969 il premio Nobel per la medicina e la fisiologia, insieme con i suoi collaboratori S. Luria e A. D. Hershey.