KOCH, Max
Filologo tedesco, nato a Monaco il 22 dicembre 1855, morto il 22 dicembre 1931 a Breslavia, dove era professore di letteratura tedesca all'università. Alla fine del secolo, quando presero diffusione in tutta Europa gli studî di letteratura comparata, fu uno degli alfieri del movimento in Germania, come fondatore e direttore della Zeitschrift für vergleichende Literaturgeschichte e delle Studien zur vergleichenden Literaturgeschichte (1885-1909). Fu per 20 anni critico teatrale della Schlesische Zeitung.
Dedicò dapprima le sue ricerche particolarmente alle relazioni culturali fra la Germania e l'Inghilterra e alla poesia tedesca del Settecento poi lo studio di Dante e di Platen lo condusse ad approfondire la conoscenza delle relazioni con l'Italia. Compose, con F. Vogt, una nota Storia della letteratura tedesca (trad. it. di G. Balsamo Crivelli, Bari 1908). Appassionato di musica (Beethoven der Kämpfer, Langensalza 1927), legato a casa Wahnfried da numerosi vincoli di amicizie personali, si venne col tempo concentrando sempre più nello studio di Wagner e della sua opera (Richard Wagner. Biographie, voll. 3, Berlino 1907-18).