Steiner, Max (propr. Maximilian Raoul Walter)
Compositore e direttore d'orchestra austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 10 maggio 1888 e morto a Beverly Hills (Los Angeles) il 28 dicembre 1971. Considerato uno dei maggiori compositori cinematografici del Novecento, lavorò per oltre quarant'anni per il cinema statunitense, componendo centinaia di musiche per film fin dagli albori del sonoro. In questo ruolo contribuì in modo determinante sia allo sviluppo di uno specifico linguaggio musicale capace di integrare la narrazione filmica, sia a quello delle relative procedure di lavoro. Vinse tre Oscar (rispettivamente nel 1936 per The informer, 1935, Il traditore, di John Ford; nel 1943 per Now, voyager, 1942, Perdutamente tua, di Irving Rapper e nel 1945 per Since you went away, 1944, Da quando te ne andasti, di John Cromwell) e compose le colonne sonore per alcuni dei maggiori film del secolo, come King Kong (1933) di Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack e Gone with the wind (1939; Via col vento) diretto da Victor Fleming.
Talento musicale precoce, compì gli studi di composizione a Vienna ‒ dove il padre svolgeva l'attività di impresario teatrale ‒ e già a quindici anni fece rappresentare la sua prima operetta (Die schöne Griechin). Dal 1904 al 1914 fu attivo nei teatri di diverse città europee, in particolare a Londra, come compositore e direttore d'orchestra per il teatro e il vaudeville. Allo scoppio della Prima guerra mondiale si trasferì negli Stati Uniti, lavorando nei primi anni per i teatri di Broadway come arrangiatore, orchestratore, direttore d'orchestra e, talvolta, compositore. Esordì nel cinema nel 1929, con la versione cinematografica del musical Rio Rita di Harry Tierney, di cui aveva già curato la versione teatrale. Firmò quindi per la RKO, società in cui sarebbe rimasto fino al 1936, componendo le colonne sonore per oltre centotrenta film, a partire da quella di Cimarron (1931; I pionieri del West) di Wesley Ruggles, in cui già si annunciano gli elementi fondamentali del suo stile in quanto contiene, sia pure in nuce, la tipica struttura tematica che riprende e sviluppa la melodia dei titoli di testa. Dopo la partitura di Symphony of six million (1932; Melodie della vita) di Gregory La Cava, tra le molte colonne sonore dei primi anni il ruolo principale spetta a quella di King Kong di Cooper e Schoedsack, tipicamente extradiegetica, caratterizzata dalla struttura a leitmotiv, dall'introduzione delle dissonanze per suggerire un clima di terrore, e dal particolare uso del silenzio nelle scene che presentano spiccate componenti sonore (per es., il volo dell'aereo sull'Empire State Building). Le musiche di The informer costituiscono invece un esempio notevole delle tecniche da 'melodramma' con cui S., traendo spunto dall'operetta, accompagnava i dialoghi. Nel 1937, anno della nomination per le musiche di The garden of Allah (1936; Anime del deserto, noto anche come Il giardino di Allah) di Richard Boleslawski, S. passò alla Warner Bros., dove sarebbe rimasto fino ai tardi anni Cinquanta, collezionando riconoscimenti e successi. Sul finire degli anni Trenta realizzò uno dei suoi commenti più famosi, quello per Gone with the wind di Fleming, in cui applicò estensivamente la tecnica wagneriana del leitmotiv, riservando anche in questo caso alla musica un ruolo portante e non più di sottofondo nello sviluppo drammaturgico, ma si riallacciò anche alla tradizione musicale del cinema muto, inserendo nel commento riferimenti a inni nazionali e canti della guerra civile. Il ricorso alla citazione rimase un tratto caratteristico delle colonne sonore di S., assieme alla cura per l'orchestrazione, un aspetto in cui il compositore sfruttava la sua capacità di limitare i mezzi strumentali, quando motivi finanziari lo richiedevano, senza impoverire l'effetto complessivo. Se notevole successo, e un'altra nomination all'Oscar, gli giunse con Casablanca (1942) di Michael Curtiz, che incorpora la famosa canzone As time goes by, trasformandola da tipico spunto diegetico a commento narrativo di sottofondo, la colonna sonora di Now, voyager testimonia la maturazione della drammaturgia musicale del compositore, con la sua complessa struttura, articolata su cinque temi centrali, legati ai cinque personaggi principali, più altre sette melodie in riferimento a elementi più marginali nella narrazione. Il terzo Oscar, che premiò le musiche di Since you went away, cadde nel periodo culminante della carriera di S., scandito da molte partiture di rilievo, tra cui quelle dei due film musicali, Rhapsody in blue (1945; Rapsodia in blu) di Rapper, sulla vita di George Gershwin con citazioni dal suo repertorio, e Night and day (1946; Notte e dì) di Curtiz, dedicato invece a Cole Porter, che valsero a S. altre due nominations. Ma non bisogna dimenticare le colonne sonore di Mildred Pierce (1945; Il romanzo di Mildred) di Curtiz, di Saratoga trunk (1945; Saratoga) di Sam Wood, di The big sleep (1946; Il grande sonno) di Howard Hawks, di The treasure of the Sierra Madre (1948; Il tesoro della Sierra Madre) di John Huston, premiata alla Mostra del cinema di Venezia, nonché quella di The fountainhead (1949; La fonte meravigliosa) di King Vidor.
Prima di concludere la sua trentennale carriera, nel 1965, con la partitura di Two on a guillotine (Il boia è di scena) di William Conrad, S. tornò più volte alla ribalta; dopo aver commentato The searchers (1956; Sentieri selvaggi), uno dei massimi capolavori di Ford, ottenne la sua penultima nomination all'Oscar con la colonna sonora di The Caine mutiny (1954; L'ammutinamento del Caine) di Edward Dmytryk e riconquistò quindi il grande pubblico con il commento di A summer place (1959; Scandalo al sole) diretto da Delmer Daves, il cui tema principale resta tuttora tra i più noti della storia della musica cinematografica.
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