Scrittore tedesco (Beuthen, Alta Slesia, 1897 - Oslo 1976). Dovette emigrare per motivi razziali nel 1938, dapprima in Norvegia, poi in Svezia, quindi definitivamente in Norvegia. Convinto radicale pacifista, animato da spirito religioso, nel romanzo Glaube an den menschen (1948), che è il suo capolavoro, si ispira a un sentimento generale di fraternità che nessuna amara esperienza riesce a oscurare. Scrisse inoltre saggi su varî autori moderni tedeschi, di cui favorì il successo anche nella sua attività editoriale, continuata in Norvegia, e interessanti memorie: Das Land, das ich verlassen musste (1961); Ein Flüchtling findet sein Land (1964); Auf dem Weg zur Versöhnung (1968).