MAYA
. Archeologia (XXII, p. 626). - Le ricerche e le esplorazioni condotte, sia dalla Carnegie Institution di Washington, sia dalla Secretaría de Educación Pública e dalla Oficina de Arqueología e Historia di Città del Messico, hanno ampliato e approfondito le conoscenze delle antichità Maya, specialmente nelle regioni del "Vecchio impero" a Palenque e nel Guatemala. Contemporaneamente sono proseguiti i lavori di restauro nei due grandi centri di Uxmal e di Chich'en Itzá presso Merida (Yucatán), condotti da José Erosa Peniche. Appare sempre più chiaro che le architetture e decorazioni in pietra più antiche derivano da una precedente tecnica lignea, che doveva aver già raggiunto uno stadio di sviluppo stilistico assai complesso, e le cui origini più lontane restano finora ignote, ma sono, per la stessa natura del materiale usato, difficilmente rintracciabili oltre il IV secolo d. C. La cronologia proposta da P. T. Goodman e adottata da J. E. Thompson, da M. Martinez e dallo Hernández è oggi generalmente accettata dagli studiosi in luogo di quella precedentemente proposta da H. J. Spinden. Secondo questa cronologia riveduta, lo svolgimento della civiltà Maya può basarsi sulle date seguenti:
Bibl.: S. G. Morley, The ancient Mayas, Stanford Univ. Press 1946; T. Proskouriakoff, Album of Maya Architecture, Carnegie Inst. of Washington n. 558, 1946. Opere su singoli monumenti o problemi: E. H. Morris, J. Charlot, A. Morris, The temple of the warrios at Chichen Itzá, 2 voll., Washington 1931; J. A. Erosa Peniche, Guía para visitar las ruinas de Uxmal, Mérida 1947; id., Guide to the ruins of Chichen Itzá, Mérida 1947; K. Ruppert, The Caracol at Chichen Itzá, Washington 1935; P. Schellhas, Representation of deities of the Maya, Cambridge, Mass. 1940. Arte in generale: capitoli relativi nell'opera di S. Toscano, Arte precolombino de México y de la America Central, Città d. Messico 1944; Babelon, Bataille, ecc., L'art précolombien, "Les Cahiers de la République des Lettres", Parigi s. d. Fotografie aeree delle città Maya sono state raccolte dal University of Pennsylvania Museum. Alcuni capitoli del Popol Vuh sono stati editi con litografie colorate a cura di C. Mérida, Città d. Messico 1943. La rivista Cuadernos Americanos, diretta da Jesus Silva Herzog (Città d. Messico 1942 segg.) porta periodicamente notizie sulle nuove scoperte; in particolare VI, 1947, p. 151 segg.; prima notizia e riproduzione degli affreschi scoperti a Bonampak nel Chiapas orientale, a cura di A. Villagra; v. anche C. M. Wilson, Nueva luz sobre los Mayas, in Boletín de la Unión Panamericana, ottobre 1948.