MÁZARIS
. Con il titolo 'Επιδημία Μάζαρι ἐν "Αιδου (Il viaggio di M. all'inferno) è noto un libello satirico bizantino, scritto tra il 1414-1418, grossolana imitazione della Nekyomantia di Luciano o meglio, dei dialoghi menippei.
L'opuscolo, privo di spirito e di pregi letterarî, è prezioso per la storia della civiltà e politica bizantina, specialmente nel Peloponneso, tra il sec. XIV e XV. Vi figurano noti personaggi storici: l'autore stesso e un cortigiano che accompagnò l'imperatore Manuele Paleologo nel suo viaggio in Occidente: viene da alcuni (Lambros) identificato con Massimo Mazaris, autore di poesie liturgiche e di trattati grammaticali in forma di canoni.
Ediz.: F. Boissonade, Anecdota Graeca, III (Parigi 1831), 112-186; A. Ellissen, Analekten der mittel-und neugriech. Literatur I (Lipsia 1860).
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Literatur, 2ª ed., Monaco 1897, pp. 492-495.