MAZYADITI
. Dinastia araba, sorta dalla. tribù dei Banū Mazyad (ramo del maggiore gruppo dei Banū Asad), che, migrata dall'Arabia nel ‛Irāq, si stabilì lungo la riva destra del Tigri, da Baṣrah a Hīt, e agl'inizî del sec. V dell'ègira, XI d. C., riuscì a estendere il proprio potere su quei territorî, praticamente sottraendoli al diretto dominio del califfato di Baghdād. Il quarto principe della dinastia, Ṣadaqah, fondò la città di al-Ḥillah sull'Eufrate presso il sito dell'antica Babilonia, ed essa, grazie alla sua posizione sulla via da Baghdād a Kūfah, ebbe un rapido sviluppo, e una notevole prosperità commerciale e anche artistica. Ṣadaqah (479-501/1086-1108) è la maggior figura della dinastia. Essa fu soppiantata nei suoi dominî ‛irāqeni dagli atābek zangidi di Mossul e la tribù stessa dei Banū Mazyad fu dispersa nel 558/1162 dal califfo ‛abbāside al-Mustangid.
Bibl.: J. Karabacek, Beiträge zur Gesch. der Mazyaditen, Lipsia 1874; E. de Zambaur, Manuel de généalogie et de chronologie pour l'histoire de l'Islam, Hannover 1927, p. 137; K. V. Zetterstéen, in Encyclopédie de l'Islam, III, pagine 496-497.