mazza
Il termine indica la " clava " di Ercole, in If XXV 32 cessar le sue [di Caco] opere biece / sotto la mazza d'Ercule, che forse / gliene diè cento, e non sentì le diece (D. deve aver seguito il racconto di Ovidio Fasti I 575-576, e non Aen. VIII 259 ss., dove si dice che Caco fu strozzato da Ercole).
Nel senso di " grosso bastone ", in Fiore VI 12 un gran villano / con una mazza, e nell'espressione figurata ‛ dar de la m. ' per " bastonare ", " tormentare ", in CLXIV 12 e fa che tu gli die ben de la mazza / a que' che per vederti sta a la musa, / e che d'averti giorno e notte impazza.