Mecanoo
– Studio di architettura fondato nel 1984 a Delft da Francine Houben, Henk Döll, Chris de Weijer, Roelf Steenhuis ed Erick van Egeraat (fino al 1995). Il nome deriva da tre parole diverse: meccano, gioco di costruzioni, Mecano, rivista dadaista fondata nel 1922, e Ozoo, motto impiegato dai fondatori dello studio nel concorso per un complesso residenziale nell’area dell’ex zoo di Rotterdam (1984). L’attività progettuale di M. spazia dalla scala architettonica a quella urbana: da singole residenze di varie tipologie, a torri o a interi quartieri, scuole, biblioteche, teatri, alberghi, musei ed edifici sacri. Ogni progetto è curato in relazione al contesto e alla ricerca di soluzioni inaspettate supportate dalla costante attenzione rivolta alle innovazioni tecnologiche e alla sostenibilità. Fra i numerosi riconoscimenti ricevuti: il City of Rotterdam building quality award (2000), l’International highrise award (2006) e il City of Rotterdam building quality prize (2006), l’International architecture award al Chicago athenaeum Europe – nel 2009 per la torre FiftyTwoDegrees a Nimega, nei Paesi Bassi, e nel 2011 per il teatro e centro conferenze La Llotja a Leida, in Spagna. Fra le principali realizzazioni e progetti del primo decennio del nuovo secolo: la cappella di S. Maria degli Angeli (2000-01) e la torre Montevideo (2003-05), entrambe a Rotterdam; il National historic museum, ad Arnhem (2007-11); il Wei Wu Ying center for the arts a Kaoshiung, Taiwan (2007-12); la biblioteca di Birmingham (2008-13); il centro per le arti e la cultura di Manchester, che riunisce le esistenti Manchester library theatre company e Cornerhouse art house cinema (2011-14); il campus per il MISIS a Mosca (2011-15); il palazzo di Giustizia di Cordoba, in Spagna (2006-11); l’Amsterdam university college (2012). Allo studio è stato dedicato il volume monografico Mecanoo (2008), a cura di F. Houben.