Meccanismo europeo di stabilita
Meccanismo europeo di stabilità loc. s.le m. Fondo finanziario europeo istituito dal Trattato di Lisbona del 2011, che vigila sulla stabilità finanziaria della zona euro.
• La Spagna ora ammette apertamente che fa fatica ad affrontare da sola i mercati, e gli investitori internazionali si placano un po’. Paradossale, ma è così. Merito delle voci arrivate lunedì notte da Madrid, e ieri rilanciate dai principali quotidiani economici internazionali, secondo cui il governo di Mariano Rajoy sarebbe ormai pronto a chiedere un intervento del Meccanismo europeo di stabilità (Esm) e della Banca centrale europea (Bce). (Marco Valerio Lo Prete, Foglio, 17 ottobre 2012, p. 1, Prima pagina) • Tra menzogne, bugie ed inganni, tutti al servizio della finanza, c’è una vasta scelta. Il MES, ad esempio, il Meccanismo Europeo di Stabilità. Il nuovo Fondo Salva Stati, ma che in realtà è già diventato ufficialmente un fondo salva banche. Basta guardare alla Grecia. Di questi aiuti il 52% va alle banche internazionali e commerciali, per premiarle, aiutarle, salvarle. (Giuliano Castellino, Giornale d’Italia, 5 agosto 2014, p. 7, Esteri) • Di certo questa sindrome da declino colpisce in primo luogo i Paesi più fragili come l’Italia, soprattutto nei titoli azionari del settore finanziario che la Banca centrale europea non può proteggere. Non è un caso se nei corridoi di Bruxelles e nei mercati sia tornata l’ipotesi che l’Italia chieda prima o poi un sostegno leggero del Meccanismo europeo di stabilità per ancorare le proprie banche: ma è uno scenario che nessuno a Roma contempla. (Federico Fubini, Corriere della sera, 25 giugno 2016, p. 2).
- Composto dal s. m. meccanismo, dall’agg. europeo, dalla prep. di e dal s. f. inv. stabilità, ricalcando l’espressione ingl. European stabilization mechanism.
- Già attestato nell’Unità del 17 novembre 2010, p. 30, Economia (Marco Mongiello).
> Efsf, Esm, Fesf, Mes.