MEDAMAS
Il nome medam(i) si legge punteggiato sulla faccia posteriore di due delle falere trovate a Lauersfort in Renania, assieme ai resti del rivestimento in argento di un cofano. Le dieci falere, conservate tutte all'Antiquarium di Berlino, meno una che si trova al Provinzialmuseum di Bonn, sono formate da una lamina in argento in parte dorata, lavorata a sbalzo a forte rilievo, saldata su una piastra di bronzo. I busti di un satiro, di una menade, di un giovanetto, di una fanciulla, le teste di Ammone, di Sileno, di un leone e due gorgonèia decorano le nove falere rotonde; la decima, in forma di mezzaluna, porta una doppia sfinge.
Il nome del proprietario (T. Flavi Festi) è inciso sul rivestimento della cassetta e su uno dei tondi. M. sembra essere di origine spagnola; questo nome potrebbe forse ritornare su un vaso d'argento trovato ad Alesia (C. I. L., xiii, 10026, 24), ma in questo caso sembra indicare il proprietario piuttosto che l'artefice.
Bibl.: O. Jahn, Die Lauersforter Phalerae, Bonn 1860; P. Steiner, Die Dona Militaria, in Bonn. Jahrb., 114-115, 1906, p. 12 ss.; S. Reinach, Rép. Rel., I, p. 176 ss.; F. Koepper, Die Roemer in Deutschland, 19263, p. 115, fig. 109; M. Siebourg, in Bonn. Jahrb., 135, 1930, p. 92 ss.; F. Matz, in H. Bossert, Gechichte der Kunstgewerbe, IV, 1930, p. 276 ss.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XV, 1931, c. 25, s. v.; F. Matz, Die Lauersforter Phalerae, in 92. Berliner Winckelmannspr., 1932.