ROSSO, Medardo
Scultore, nato a Torino il 20 giugno 1858, morto a Milano il 31 marzo 1928. Non ebbe maestri e da principio coltivò la pittura, ma mentre compiva il servizio militare cominciò a darsi alla plastica, pure servendosi per essa di una tecnica di spiccata visione individuale, che ne ha fatto per eccellenza l'impressionista della scultura. Espose per la prima volta a Milano nel 1882. Incompreso, osteggiato, deriso per lungo tempo, vide assai tardi esaltata l'audacia rinnovatrice della sua arte, che vuole tenere conto degli effetti di prospettiva, di luce, di colore, di ambiente, e che ha prodotto opere di merito assai diverso, esercitando, a ogni modo, una notevole influenza su molti scultori contemporanei e sullo stesso A. Rodin. Vissuto lungamente in Francia, a contatto con gl'impressionisti, ne partecipò gl'ideali artistici e li diffuse in Italia, contrapponendo la sua diretta ricerca figurativa ai decadenti psicologismi che viziavano gran parte della scultura del tempo. Più che ad altri artisti sembra essersi accostato a P. A. Renoir che, per quel suo vedere la forma nella luce, di là da ogni limite di contorno, maggiormente poteva accordarsi all'educazione artistica del R., formata sui Lombardi dell'Ottocento, quali T. Cremona e D. Ranzoni, dei quali rimane traccia nelle sue opere giovanili e meno risolte, in certe preferenze per lo sfumato, nel gusto per la macchietta e in qualche accento di "scapigliatura", motivi che, tuttavia, più spesso si elidono in un più concreto sentimento della luce e del colore, impliciti nel rapido disfarsi e nel suggerito apparire delle forme. (V. tavv. XLI e XLII).
V. anche altorilievo, II, p. 725; ceroplastica, IX, p. 817; italia, XIX, p. 998; impressionismo, XVIII, p. 943; piemonte, XXVII, tav. XXXI.
Bibl.: E. Claris, De l'Impressionisme en sculpture. A. Rodin et M. R., Parigi 1902; A. Soffici, Il caso R. e l'impressionismo, Firenze 1909; id., M. R., ivi 1929; E. Fles, M. R., der Mensch u. der Künstler, Friburgo in B. 1922; N. Barbantini, Mostra di opere di M. R., Milano 1923; W. Grohmann, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (con bibl.).