mediazione extragiudiziale
loc. s.le f. Tentativo di comporre liti e controversie, da compiere prima di arrivare a un procedimento giudiziario, nei casi previsti dalla legge.
• Da ieri il tentativo di mediazione extragiudiziale è obbligatorio per le liti civili su una lunga serie di materie, tra cui, appunto, diritti reali e locazioni. In sostanza, non si può ricorrere alla magistratura ordinaria senza prima aver tentato la conciliazione. (Maurizio Bologni, Repubblica, 22 marzo 2011, Firenze, p. VII) • L’istituto della mediazione extragiudiziale è entrato in vigore in Italia nel marzo 2011 ed è quindi possibile già operare un primo bilancio. Ricordiamo che la mediazione si afferma nel quadro legislativo italiano, seppur in grande ritardo, per la necessità (urgente) di velocizzare l’esame del contenzioso e ridurre dunque il peso del lavoro dei tribunali. (Dario Di Vico, Corriere della sera, 8 ottobre 2012, p. 12, Primo Piano) • Il viceministro [Luigi Casero] fa riferimento a un progetto di riforma che al momento è all’esame del Senato, e che però è ancora in corso di definizione. Tra le possibili novità l’istituzione di una sezione tributaria bis composta da 50 giudici ausiliari, ma anche l’aumento della soglia per la mediazione extragiudiziale delle piccole liti tributarie, che è attualmente di 20.000 euro, e passerebbe a 50.000. (Rosaria Amato, Repubblica, 28 febbraio 2017, p. 24, Economia).
- Composto dal s. f. mediazione e dall’agg. extragiudiziale.