medicina difensiva
loc. s.le f. L’insieme dei comportamenti medici messi in atto per evitare o ridurre eventuali azioni di responsabilità legale promosse dai pazienti.
• Un quarto degli esami prescritti dai medici italiani, secondo gli studi, sarebbe «inappropriato». Ma l’altra faccia della medaglia è la cosiddetta «medicina difensiva»: richiedere tutti gli accertamenti possibili serve ai medici a cautelarsi dalla mole gigantesca di cause civili e penali che nel 90 per cento dei casi finisce con assoluzioni. Le assicurazioni sono ormai indispensabili per i professionisti, che arrivano a pagare tra i 10 mila e i 24 mila euro l’anno. (Anna Maria Greco, Giornale, 25 settembre 2015, p. 18, Attualità) • l’incontro sulla medicina, ha rivelato come in Italia ogni anno ci siano «30 mila cause giudiziarie per errori medici e ben 300 mila cause pendenti a fronte di pochi risarcimenti mentre in Svezia il numero di cause è minimo e i risarcimenti molto alti» conclude [Vittorio] Coletti «sono dati che devono fare riflettere, in Italia la cosiddetta “medicina difensiva” costa ogni anno miliardi allo Stato». (E. Sch., Secolo XIX, 5 maggio 2016, p. 31, Xte) • Il disegno di legge sulla responsabilità dei medici approvato in via definitiva dalla Camera martedì 28 febbraio da un lato si inserisce nelle norme per garantire il diritto alla salute e dall’altro mira ad arginare la medicina difensiva, l’atteggiamento che spinge il medico a preoccuparsi di difendersi da eventuali accuse di malpractice (quindi moltiplicando analisi ed esami anche non necessari) più che garantire il bene del singolo paziente. (Enrico Negrotti, Avvenire, 2 marzo 2017, p. 16, èVita).
- Composto dal s. f. medicina e dall’agg. difensivo, ricalcando l’espressione ingl. defensive health o defensive healthcare.
- Già attestato nella Stampa del 7 giugno 1978, p. 11, Le malattie dell’uomo (Giuseppe Toniolo).