medicina nucleare
Branca specialistica della medicina che si avvale dell’uso di radionuclidi artificiali, impiegati a scopo diagnostico, terapeutico e di ricerca biomedica. I radionuclidi, ridotti in una opportuna forma chimica o coniugati a molecole o cellule che fungono da vettori, vengono introdotti nell’organismo generalmente sotto forma di soluzioni e possono comportarsi come traccianti funzionali, permettendo studi diagnostici in fisiologia, oppure concentrarsi in tessuti patologici, permettendone sia il riconoscimento sia, a volte, consentendo un intervento terapeutico di irradiazione. Le immagini mediconucleari (➔ scintigrafia) vengono ottenute per mezzo della rilevazione di radiazioni emesse da radiofarmaci distribuiti nell’organismo. Mediante acquisizioni tomografiche (➔ tomografia) è inoltre possibile lo studio tridimensionale dell’organo (PET e SPECT).