MEDONTIDI
. Famiglia attica, la cui esistenza storica è documentata da tre iscrizioni, delle quali una, del sec. V a. C., trovata ai piedi dell'Acropoli, indica che i Medontidi possedevano ivi un terreno (ὅρος χώρας Μεδοντιδῶν). Secondo la tradizione antica più diffusa, Medonte, figlio del re Codro, e capostipite dei Medontidi, sarebbe stato il primo arconte ateniese (prima metà del sec. XI); tale carica, in un primo tempo vitalizia, poi decennale (dal 752-51 circa), sarebbe stata ereditaria in seno alla famiglia dei Medontidi fino al 713, in cui l'accesso all'arcontato sarebbe stato aperto a tutti gli Eupatridi, e la famiglia dei Medontidi avrebbe cessato d'essere dominante in Atene. Degli arconti a vita, e dunque dei Medontidi, ci sono conservate varie liste, che risalgono a un'unica, non posteriore alla seconda metà del sec. IV. Sono tredici: Medonte, Acasto, Archippo, Teriippo, Forbante, Megacle, Diogneto, Ferecle, Arifrone, Tesippo, Agamestore, Eschilo, Alcmeone.
Ma la critica moderna è in sostanza concorde nell'affermare l'infondatezza della tradizione antica, e nel negare fede all'esistenza di arconti vitalizî e decennali, i quali sarebbero un'invenzione relativamente tarda allo scopo di riempire l'intervallo tra la morte di Codro (che la leggenda voleva connessa con l'abolizione della monarchia) e il principio della lista degli arconti annuali (682-1). Con ciò non si nega l'esistenza storica dei Medontidi, che è comunque testimoniata dalle iscrizioni su ricordate; se ne afferma invece la dignità regia. I Medontidi, i signori (μέδπντες), furono non arconti, ma re; né la carica regia fu mai abolita in Atene fino all'introduzione dell'arcontato annuale, quando divenne annuale anch'essa. Tuttavia dei Medontidi uno solo, Acasto, è figura sicuramente storica; di Forbante, invece, si può dimostrare ch'è attinto al mito; degli altri, poi, molti sono sospetti (come Megacle, Alcmeone, Arifrone); il che dimostra che le liste e le leggende dei re ateniesi sono in massima senza alcun valore storico.
Bibl.: J. Toepffer, Attische Geneal., Berlino 1889, p. 225 segg.; U. von Wilamowitz-Moellendorff, Arist. u. Athen, II, Berlino 1893, p. 131 segg.; G. De Sanctis, Atthis, 2ª ed., Torino 1912, capitoli 3° e 4°; A. Ledl, Studien zur älteren ath. Verfassungsgesch., Heidelberg 1914, pp. 241 segg., 256 segg. e passim.