MEGACLE (Μεγακλῆς, Megăcles)
Ateniese, della famiglia degli Alcmeonidi (v.), vissuto nel sec. VI a. C. Capo dei Parali, genero di Clistene tiranno di Sicione, avversario di Pisistrato, prese attiva parte alla cacciata di lui (556-555). Vincitore, durante l'anno del suo arcontato (presumibilmente 552-1) resistette a Cilone che tentava d'impadronirsi della signoria d'Atene, e fu il principale responsabile dell'uccisione dei Ciloniani, che s'erano rifugiati supplici presso l'altare. Onde agli Alcmeonidi la taccia di sacrileghi, valida arma in mano agli avversarî; il ritorno dei Pisistratidi seguì poco dopo (545-4); M. e l'intera sua famiglia furono esiliati. Di M., dopo, non s'ha più notizia. La sua morte non dovette tardare.
G. De Sanctis per primo riconobbe che la rivolta di Cilone e l'esilio degli Alcmeonidi sono intimamente connessi e si devono collocare al tempo dei Pisistratidi; onde l'unificazione di Megacle che nella tradizione antica era sdoppiato in due persone, l'uccisore dei Ciloniani (sec. VII), e l'avversario di Pisistrato (sec. VI).
Bibl.: G. De Sanctis, Atthis, 2ª ed., Torino 1912, p. 280 segg.; K. J. Beloch, Griechische Geschichte, 2ª ed., I, ii, Strasburgo 1913, p. 302 segg.; U. Kahrstedt, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XV, col. 125. Le fonti sono raccolte in J. Kirchner, Prosopographia attica, Berlino 1903, nn. 9688-9689.