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MEGAPODI

di Alessandro Ghigi - Enciclopedia Italiana (1934)
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MEGAPODI (da μέγας "grande" e πούς "piede")

Alessandro Ghigi

Famiglia di Uccelli appartenente all'ordine dei Galliformi e al sottordine Peristeropodi, caratterizzati dalla posizione dell'alluce molto sviluppato e posto allo stesso piano delle altre dita. Molti hanno le zampe piuttosto alte e, per la lunghezza delle dita, ricordano i galli. I Megapodi depongono le uova straordinariamente grandi (fino a 180 grammi di peso nel cateturo di Latham) in un nido che ha forma di collinetta ed è costituito da terra o sabbia mescolata a foglie ed erbe. La fermentazione delle sostanze vegetali provoca tanto calore da fare schiudere le uova, senza bisogno dell'incubazione materna. I pulcini sgusciano completamente piumati ed escono dal cumulo incubatore in tale stato di sviluppo da non avere alcun bisogno dei genitori. In alcune specie entrambi i sessi partecipano alla costruzione del nido; in altre, come nel cateturo di Latham, solo il maschio se ne occupa, rastrellando col piede i vegetali dal suolo e gettandoli addietro mentre percorre larghi giri concentrici intorno all'ammasso, finché è completato.

I Megapodi sono malesi e australiani: il cateturo di Latham (Catethurus Lathami Lath.) è chiamato in Australia tacchino dei cespugli; altra bella specie, pure australiana, è la Lipoa ocellata Gould, che somiglia a un grosso colombo. Il Maleo (Megacephalum maleo Hartl.) di Celebes ha una gibbosità cornea sulla testa ed è nero con le parti inferiori rosee. La prima notizia degli strani costumi dei Megapodi fu data da A. Pigafetta e riguardava una specie delle Filippine.

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