megaseller
s. m. inv. Straordinario successo editoriale, libro che ha un’elevatissima tiratura di copie.
• La stessa cosa, ricordo, dicevano i detrattori a proposito di «Va’ dove ti porta il cuore». Il successo? Un titolo splendido, come la copertina, quel cuore rosso che volteggiava come un aquilone su un prato in bianco e nero. Ma se non fosse diventato un megaseller, chi mai avrebbe protestato: «Impossibile, con quella copertina e con quel titolo...»? (Antonio Franchini riportato da Paolo Di Stefano, Corriere della sera, 23 dicembre 2008, p. 42, Cultura) • La debole scienza editoriale è stata travolta dai maremoti emotivi, spontanei e incomprensibili, che hanno fatto nascere i megaseller, giganti da un milione e oltre di copie. (Gian Arturo Ferrari, Sole 24 Ore, 24 maggio 2009, p. 39) • Io l’ho incontrato [Umberto Eco] per la prima volta nel novembre del 1981, all’Università di Bologna. Voci di corridoio insinuavano che si facesse regolarmente sostituire dai suoi assistenti, distratto dal lancio internazionale del «Nome della Rosa» (che, a un anno dell’uscita, stava passando dallo status di inatteso bestseller alla dimensione allora inedita di megaseller planetario). Ma non era vero niente. (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 20 febbraio 2016, p. 2).
- Dall’ingl. megaseller.
- Già attestato nella Repubblica del 19 febbraio 1993, p. 34, Cultura (Susanna Nirenstein).