MEIDIAS (Μειδίας)
2°. - Scultore greco, probabilmente di Atene, attivo fra il 240 e il 200 a. C.; sue opere sono note attraverso testi epigrafici. Eseguì in Delfi una statua colossale di Antioco III, dedicata dagli Amfizioni nel 202 a. C. La firma di M. si trova pure su una base di Delfi, in due ortostati, che recano nella faccia opposta un decreto del 106. La base reggeva una statua equestre, forse anch'essa un monumento dei Seleucidi. Un'iscrizione di una base dell'acropoli di Atene (I. G., ii, 3, 353; 1624, 4) è pure presumibilmente da integrarsi col nome di M. (Pomtow). A M. è da attribuirsi anche il frammento di statua del Demos di Antiochia nel Chrysaoreion di Caria.
Bibl.: L. Couve, in Bull. Corr. Hell., XVIII, 1894, p. 235; XXXV, p. 467; H. Pomtow, in Klio, XVI, 1920, pp. 134, 174; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XV, 1931, c. 339, s. v., n. 6; F. Courby, Fouilles de Delphes, II, p. 296; G. Lippold, Handb. der Arch., III, i, Monaco 1953, p. 339; J. Marcadé, Rec. Signatures Sculp. Gr., I, Parigi 1953, pp. 77-78.