MELANCOLIA (dal gr. μέλας "nero" e χολή "bile")
La melancolia o lipemania è la sindrome affettiva che ha per note fondamentali una tristezza morbosa e ostinata, indipendente dagli avvenimenti esterni, un pessimismo invincibile, un senso profondo di sfiducia e di avvilimento, che paralizza l'azione. Ogni impressione esterna riesce spiacevole, il pensiero s'aggira in una chiusa cerchia d'idee tristi. Dal pessimismo germogliano spesso veri delirî: di colpa, di miseria, di rovina propria e altrui, di rovina universale, d'indegnità, di dannazione, più di rado a tipo ipocondriaco. Frequenti sono le illusioni, coordinate coi delirî; nei casi più gravi, in cui la coscienza è profondamente turbata e la mente degl'infermi quasi del tutto separata dalla realtà, si possono avere allucinazioni terrifiche: visioni d'eccidî, di supplizî, di saccheggi, di scene atroci d'ogni sorta. Ogni idea d'azione evoca considerazioni dolorose, la visione di danni inevitabili: da ciò l'impossibilità di qualsiasi iniziativa, la ripugnanza per ogni azione. Il malessere psichico e l'oscurarsi della speranza conducono al disgusto attivo per la vita e al suicidio, ora improvviso, in un'esplosione d'angoscia insopportabile (raptus melancholicus), ora premeditato e apparecchiato con abilità, eludendo la sorveglianza. Quando vi sia un delirio di rovina generale, il suicidio può essere preceduto dalla strage di tutta la propria famiglia. Nella melancolia non manca mai un'insonnia tormentosa, più grave al principio della malattia. Meno costante è l'anoressia, e può condurre alla sitofobia, la quale per altro proviene pure da idee d'indegnità, da preoccupazioni ipocondriache, da propositi d'espiazione o di suicidio per inanizione. La digestione è laboriosa. Nelle crisi di più lunga durata l'anoressia cessa e si può avere anzi il bisogno di pasti frequenti, persino una vera bulimia. Quasi costante è una stitichezza ostinata e grave. Le crisi di melancolia durano intorno a un anno. Ma ve ne sono di due, quattro, persino dieci anni, e che pure finiscono col guarire totalmente.
La sindrome melancolica compare, sia in modo caratteristico, sia con qualche nota impura, in ogni sorta di malattie mentali, organiche o funzionali: nella paralisi progressiva e nella demenza precoce o nell'isterismo, nella pellagra e nell'epilessia. Più spesso si presenta a sé e fa parte delle distimie o psicosi affettive: a ritmo alternato con l'esaltazìone maniaca, a sbalzi senza ritmo regolare e isolata; nel quale ultimo caso può ripetersi due o piu̇ volte o anche una sola volta nel corso d'una lunga vita. Gl'intervalli perfettamente normali ahbracciano degli anni e dei decennî. Nell'età critica e nella vecchiaia la melancolia colpisce talvolta soggetti che non avevano mai presentato prima alcuna crisi distimica (v. distimie).