Famiglia di musicisti pistoiesi del sec. 17º, figli tutti di Domenico di Santi M., campanaro del duomo. Il più celebre di questi fratelli è Iacopo (1623-1676), maestro di cappella al duomo pistoiese e autore, tra l'altro, di La Tancia ovvero Il Podestà di Cológnole (il più antico saggio cospicuo di opera buffa, col quale si inaugurò, nel 1656, il teatro fiorentino della Pergola). Atto (n. 1626 - m. Parigi 1714) sopranista famoso e non meno celebre agente segreto del card. Mazzarino, attivo specialmente in Francia ma anche in Germania e Italia. Don Filippo (n. 1628 - m. forse in Austria dopo il 1663), frate servita, al secolo Francesco Maria, fu cantante evirato in Francia e Austria. Bartolomeo (n. 1634 - m. forse dopo il 1677) cantante e maestro di cappella in Baviera e a Pistoia. Alessandro (n. 1639 - m. Roma 1703), maestro di cappella a Pistoia, Bologna, Roma, fu ottimo compositore, specialmente nel genere sacro; a lui si deve la prima trattazione musicale del mito di Don Giovanni (L'empio punito, su libretto di F. Acciaiuoli, Roma 1669). Antonio era maestro di cappella e compositore presso l'arciduca Carlo verso il 1659. Altri fratelli furono probabilmente un Domenico cantante e un Nicola, ambedue alla corte di Dresda dal 1654 e morti prima del sett. 1693.