MELANIPPOS (Μελάνιππος, Melanīppus)
2°. - Architetto greco, attivo nel I sec. a. C. Insieme con C. e M. Stallius figli di Gaio, per incarico del re di Cappadocia Ariobarzane II Filopatore (65-62 a. C.), riedificò lo Odeion presso il teatro di Dioniso in Atene, già fatto erigere da Pericle nel 445 a. C., poi fatto incendiare durante la prima guerra mitridatica di Silla dallo stesso difensore dell'acropoli d'Atene Aristione, affinché i Romani non potessero utilizzare il legname delle strutture di quell'edificio come materiale d'assedio. Non sappiamo se le forme e le proporzioni del nuovo Odeion di M. riproducessero quelle del primo o se ne fossero diverse. Dagli scavi risulta che la costruzione melanippea era inclusa in un rettangolo di m 63,40 × 25,10. I costruttori elevarono anche una statua al munifico sovrano con relativa iscrizione. Forse M. fu l'architetto progettista e i fratelli Stallii furon gli appaltatori dei lavori. Alcuni preferiscono la forma del nome Menalippos.
Bibl.: W. Judeich, Topographie von Athen, Monaco 1905, pp. 92, 93, 275; C. Weickert, in Thieme-Becker, XXIV, Lipsia 1930, c. 381, s. v. Menalippos; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, XV, 1931, c. 702, s. v. Menalippos.