Gioia, Melchiorre
Scrittore politico ed economista (Piacenza 1767 - Milano 1829). L’influenza del giansenismo e del sensismo di E.B. de Condillac e le sue posizioni giacobine lo portarono ad abbandonare il sacerdozio e a propagandare l’idea di uno Stato italiano indipendente e repubblicano. Durante il Regno Italico diresse l’Ufficio di statistica, dedicandosi a studi economici (Nuovo prospetto delle scienze economiche, 1815-17), sociali (Del merito e delle ricompense, 1818) e filosofici (Ideologia, 1822). Si discostò dalle idee degli economisti inglesi, sostenendo protezionismo e interventismo dello Stato. Tra i primi propugnatori della statistica, fondò con P. Custodi e G.D. Romagnosi (1824) gli «Annali universali di statistica».