LUISE, Melchiorre
Nacque a Napoli il 21 dic. 1898 da Gioacchino, negoziante, e Maria Michela Calvino. Nella città natale il L. prese lezioni di canto dal tenore Fernando De Lucia. Dopo aver esordito come baritono nelle vesti di Rigoletto nell'omonima opera verdiana a Napoli nel 1925, negli anni Trenta il L. iniziò a interpretare ruoli di basso, dedicandosi in particolare al repertorio per buffo, di cui fu poi considerato uno fra i maggiori interpreti della prima metà del secolo. Il 2 febbr. 1928 il L. sposò a Firenze Assunta Becucci.
Il debutto come basso avvenne nelle vesti di Bartolo ne Il barbiere di Siviglia di G. Rossini, il 2 genn. 1936 al teatro S. Carlo di Napoli. Ben presto la parte, più volte incisa, diventò il suo cavallo di battaglia, conquistandogli la fama di interprete particolarmente attento alla caratterizzazione dei suoi personaggi.
L'attività del L. si svolse principalmente in Italia, tra Firenze, Milano (La Scala), Napoli (S. Carlo), Roma (Opera), Venezia (La Fenice) e Verona (Arena), ma nel corso della sua carriera fu ingaggiato anche da teatri europei e statunitensi: Vienna, Amsterdam, Berlino, Londra, Aix-en-Provence, Marsiglia, Monaco, Zurigo, New York, Baltimora, Boston, Filadelfia. In particolare, negli anni 1936-37 e 1938-42 si esibì alla Scala di Milano, dove tornò nuovamente nel 1951. Con la compagnia del teatro alla Scala, nell'estate 1937 intraprese una tournée in Germania, dove cantò nella Bohème di G. Puccini diretta da V. De Sabata con la regia di Mario Frigerio, insieme con Mafalda Favero, G. Lugo, T. Pasero. Dal 1937 in poi fu regolarmente attivo al S. Carlo di Napoli e, con la compagnia del teatro napoletano, nel 1946 calcò le scene del Covent Garden di Londra, ancora nelle vesti del Bartolo rossiniano, di Benoît e Alcindoro in Bohème, e del Sacrestano in Tosca di Puccini. Nel biennio 1944-46 lavorò a Firenze. Nel 1947 e per tre stagioni fino al 1950 fu scritturato dal Metropolitan di New York, dove interpretò i suoi ruoli maggiori. La carriera del L. continuò fino ai primi anni Sessanta; dopo il ritiro dalle scene si dedicò all'insegnamento.
Il L. morì a Milano il 21 nov. 1967.
Il repertorio del L. comprendeva anche la Carmen di G. Bizet (Dancaire); La Wally di A. Catalani; Don Pasquale, L'elisir d'amore (Dulcamara), Lucrezia Borgia (Astolfo) di G. Donizetti; Andrea Chénier (Mathieu) e La cena della beffe di U. Giordano; Le maschere di Mascagni; Manon (Hôtelier) e Werther di J.-é-Fr. Massenet; Lo frate 'nnamorato di G.B. Pergolesi; L'idolo cinese di G. Paisiello; Gianni Schicchi, Madama Butterfly (il principe Yamadori e Sharpless), Manon Lescaut (L'oste e Geronte de Ravoir), Turandot (Ping) di Puccini; La pietra del paragone (Macrobio), La cambiale di matrimonio, Il turco in Italia (Don Geronimo) di G. Rossini; La forza del destino (Fra' Melitone) di Verdi; I quatro rusteghi (Cancian) di E. Wolf-Ferrari. Il L. cantò inoltre in Doktor Faust di F. Busoni, Il gobbo del califfo di F. Casavola, La luna dei Caraibi di A. Lualdi; La favola del figlio cambiato di G.F. Malipiero, Miseria e nobiltà di J. Napoli, Les caprices de Marianne di H. Sauguet.
A partire dagli anni Quaranta incise i suoi ruoli maggiori per diverse case discografiche (la maggior parte di tali registrazioni è stata riedita). Nella discografia del L. si ricordano La Wally diretta da C.M. Giulini, registrata nel 1953 alla Scala, con Renata Tebaldi, Renata Scotto, M. Del Monaco, L'elisir d'amore diretta da G. Santini, registrata nello stesso anno all'Opera di Roma, con Margherita Carosio e T. Gobbi; la Manon di Massenet registrata al Metropolitan di New York nel 1947, dove due anni più tardi registrò anche Gianni Schicchi e Madama Butterfly, entrambe dirette da G. Antonicelli. Per la EMI, nel 1953 incise Tosca, diretta da De Sabata, con Maria Callas, G. Di Stefano e Gobbi. Agli anni Cinquanta risalgono inoltre le incisioni de Il barbiere di Siviglia.
Fonti e Bibl.: Necr., in Opera, 19 genn. 1968, p. 67; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, Milano 1963, p. 378; K.J. Kursch - L. Riemens, A concise biographical dictionary of singers, Philadelphia-New York-London 1969, p. 263; V. Frajese, Dal Costanzi all'Opera, Roma 1978, II, pp. 162, 167, 235, 260; Due secoli di vita musicale. Storia del teatro Comunale di Bologna, a cura di L. Trezzini, Bologna 1987, II, pp. 178 s., 186, 192 s., 213; Il teatro di S. Carlo. La cronologia, 1737-1987, a cura di C. Marinelli Roscioni, Napoli 1988, pp. 557, 559, 591-594, 599, 648, 666, 676-679; Annals of the Metropolitan Opera: the complete chronicle of performances and artists. Chronology, 1883-1985, New York 1989, ad ind.; M. Girardi - F. Rossi, Il teatro la Fenice, I, Cronologia degli spettacoli, 1792-1936, Venezia 1989, pp. 395 s.; II, Cronologia degli spettacoli, 1938-1991, ibid. 1992, pp. 78 s., 89, 97 s., 100, 114 s., 123; P. Jackson, Saturday afternoons at the old Met: the Metropolitan Opera broadcasts, 1931-1950, Portland 1992, p. 466; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, IV, p. 517.