Missirini, Melchiorre
Ecclesiastico, poligrafo e studioso di D. (Forlì 1773 - Firenze 1849). Dal 1819 visse a Roma, amico e confidente del Canova; poi (dal 1828) a Firenze. Molto si occupò di cose d'arte e di varia erudizione, e fu verseggiatore di qualche fama. Tradusse Pindaro, Cicerone, Lodovico Sergardi e anche qualche poesia del Byron. Di D. scrisse una biografia (Vita di D., 1843), definita da G. Manuzzi " una delle più estese, erudite, diligenti e compiute che sieno uscite di quel sovrano poeta ", ma che si limita a ricalcare, con eleganza ma senza originalità, il modulo dell'elogio retorico tradizionale.
Si devono pure al M. gli Scritti relativi a D. (Milano 1844) e Dell'amore di D.A. e del ritratto di Beatrice Portinari (ibid. 1844) e altre cose di minor mole. Priva d'importanza è una sua lettera al Leopardi (datata 21 febbraio 1831) sul presunto ritratto di Beatrice, di cui pure tratta nello scritto sopra citato. Assai modesto, in complesso, è il rilievo assunto dalla figura del M. nel quadro vario e mosso offerto dagli studi danteschi fra lo scorcio del XVIII e la prima metà del XIX secolo.
Un compiuto elenco delle opere in versi e in prosa del M. inserì il Manuzzi nel Catalogo dei libri, codici e manoscritti a lui appartenuti (Firenze 1877, nn. 3054-3095).
Bibl. - Manuzzi, Elogio di M. M., Ravenna 1856 (rist. in Scritti biografici, linguistici e letterari, Reggio Emilia 1934, 138-159); R. Della Torre, La fortuna del ‛ Poeta Veltro ' nel XIX secolo con una lettera inedita del dantista M.M., Firenze 1901; G. Fallani, M.M., il segretario di Canova, Roma 1949.