MISSIRINI, Melchiorre
Poligrafo, nato a Forlì il 18 gennaio 1773; fu sacerdote e visse a lungo prima a Roma e poi a Firenze, dove morì il 18 dicembre 1849.
Fece traduzioni di Pindaro, di Cicerone, delle Satire di Lodovico Sergardi (Quinto Settano) e anche di qualche poesia del Byron; scrisse una Vita di Dante (1843) e varî altri Scritti relativi a Dante (Milano 1844); illustrò la vita e le opere di Raffaello, di Michelangelo, di B. Thorwaldsen, di L. Bartolini e di altri artisti; inoltre celebrò in prosa e in versi Antonio Canova, del quale pubblicò anche una Vita (1824). Si ricordano pure di lui: le Lezioni di eloquenza (1804), il discorso Del romanticismo nella pittura (1834), le vite Degli illustri italiani nelle scienze, nelle lettere e nelle arti (1838), e il trattato del Pericolo di seppellire gli uomini vivi creduti morti (1837). Pubblicò inoltre dei Sermoni e un Canzoniere (1808) a imitazione del Petrarca, nel quale celebrò allegoricamente la virtù.
Bibl.: G. Manuzzi, Elogio di M. M., Ravenna 1858.