mele
In senso proprio, in Cv IV XVII 12 ché così bene [non] si verrebbe a la conoscenza de le api per lo frutto de la cera ragionando come per lo frutto del mèle, dove l'espressione sta per " il miele prodotto dalle api "; inoltre in Pg XVIII 59 sì come studio in ape / di far lo mele, e XXII 151 Mele e locuste furon le vivande / che nodriro il Batista, non senza un ricordo classico più o meno diretto nel primo esempio (" aërii mellis... / mores et studia ", Virg. Georg. IV 1-5), ed evangelico, più evidente, nel secondo (" locustas et mel silvestre ", Matt. 3, 4). In Fiore XVI 3 ed i''l trova' vie più dolce che mele, m. è termine di paragone proverbiale contrapposto a più amar che fele (v. 2).