Zenawi, Meles
Zenawi, Meles. – Politico etiope (Adua 1955 - Bruxelles 2012). Dal 1991 al 1995 ha guidato l’Etiopia come presidente di transizione e poi come primo ministro, riconfermato in tre successive tornate elettorali (2000, 2005, 2010). Dopo aver completato la propria istruzione superiore, lasciò gli studi di medicina per unirsi, non ancora ventenne, alla lotta contro il regime di Menghestu nelle fila del Fronte di liberazione del Tigray (confluito poi nel Fronte democratico rivoluzionario d'Etiopia). Fu allora che abbandonò il suo nome, Legesse, per assumere quello di Meles in onore di un compagno di lotta ucciso dal governo. Nel corso degli anni Z. si è imposto come uno dei leader africani più accreditati nel mondo occidentale, fortemente sostenuto dagli Stati Uniti come baluardo contro la diffusione dell’integralismo islamico. In questo scenario va collocato l’intervento militare promosso da Z. in Somalia nel 2006 per fermare l’avanzata del movimento delle Corti islamiche e poi degli al-Shabāb. Sotto il suo governo l’Etiopia ha conosciuto un’eccezionale crescita economica, per quanto disomogenea, ma anche una drammatica guerra di confine con l’Eritrea (1998-2000) che causò circa 70.000 morti. Consenso e appoggi internazionali non possono oscurare le gravi accuse di violazione dei diritti umani e delle libertà civili che sono state sempre più pesantemente rivolte contro Z. soprattutto a partire dai primi anni del nuovo secolo: clamorosa fu la repressione delle manifestazioni delle forze di opposizione in occasione delle elezioni legislative del 2005 in cui morirono circa 200 persone.