Melo Neto, João Cabral de
Poeta brasiliano, nato a Recife il 9 gennaio 1920. Nel 1940 si è trasferito con la famiglia a Rio de Janeiro, dove ha frequentato i maggiori letterati brasiliani del tempo, da M. Mendes a C. Drummond de Andrade, da J. de Lima a V. de Moraes. Nel 1947 ha iniziato la carriera diplomatica a Barcellona, dove ha conosciuto J. Miró, cui ha dedicato un saggio (Joan Miró, 1950). Trasferito a Londra nel 1950 vi è rimasto fino al 1952, quando fu costretto a tornare in patria per difendersi dalle accuse di filocomunismo. Assolto nel 1956, ha ripreso l'attività diplomatica che lo ha condotto tra le altre città a Ginevra, Dakar, Marsiglia e infine a Porto, dove nel 1990 ha concluso la carriera.
Nel 1942 ha pubblicato la prima raccolta di poesie, Pedra do sono, cui seguì Os três mal-amados (1943), testo teatrale in versi. Con la seconda raccolta, O engenheiro (1945), già si delinea uno degli aspetti peculiari della sua poetica: la ricerca di un equilibrio tra le esigenze di rigore formale e la tensione verso una poesia non separata dalla realtà umana e sociale. Ha poi pubblicato Psicologia da composição (1947) e O cão sem plumas (1950), presso la casa editrice da lui stesso fondata a Barcellona, con il nome programmatico O Livro Inconsútil.
Con Poemas reunidos e O Rio, pubblicati nel 1954 dopo il suo ritorno in patria, M. N. ha operato un salto stilistico. Dal verso libero di O cão sem plumas è passato a un'attenzione particolare per il metro e la rima, evitando sia il rischio del parnassianesimo sia quello di una creatività svincolata da regole.
Nel 1956 è apparsa la raccolta complessiva Duas águas, divisa in due parti: nella prima confluisce la poesia rigorosa e cerebrale, con gli inediti Paisagens com figuras e Uma faca só lâmina; nella seconda, la poesia improntata a maggiore popolarità e immediatezza, con l'inedito Morte e vida Severina (trad. it. 1973), un testo teatrale di grande notorietà, dall'apparente semplicità metrica in cui rifluiscono reminiscenze di una lunga tradizione (dalla lirica medievale gallego-portoghese alla poesia popolare del Pernambuco). Anche l'aspetto regionalistico della sua poesia è di natura particolarmente raffinata. L'attenzione di M. N. è costantemente rivolta alla scrittura, alla ricerca dell'espressione perfetta dei sentimenti, come l'amore per la donna (Quaderna, 1960), e per la sua terra (Educação pela pedra, 1966). Negli anni più recenti, M. N. ha orientato la sua poesia al racconto di fatti, veri o inventati, che divengono esemplari della vita umana: Museu de Tudo (1975); A escola das facas (1980); Agrestes. Poesia 1981-1985 (1985); Crime na Calle Relator (1987); Sevilha andando (1989); Obra completa (1994); Agrestes. Poesia 1991-1995 (1995).
bibliografia
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