MEMRUN
Nome etrusco di Memnone. Su uno specchio del IV sec. a. C. al Museo Archeologico di Firenze M. (figura barbata, senz'armi, con un mantello attorno ai fianchi) è rappresentato, in un raggruppamento generico e non del tutto chiaro, a destra delle due figure giovanili abbracciate, che occupano il centro della scena, nelle quali si devono riconoscere i genitori Eos e Tithonos.
Sulla parete della seconda stanza nella Tomba dell'Orco a Tarquinia dove è raffigurata la processione degli eroi agli Inferi, davanti a Tiresia compare un personaggio con lunghi capelli ricciuti, che l'iscrizione sembra designare come Memrun. Non di rado però la figura è stata interpretata come Agamennone (considerando come mancanti le prime tre lettere del nome che, per il resto, anche nella trasposizione etrusca, coincide con quello di M.); la sua assenza, infatti, qui fra gli eroi omerici sembrerebbe poco probabile. La figura di M., non accompagnata da iscrizioni, compare poi assai spesso su gemme, specchi e altre categorie di oggetti e monumenti etruschi, in diverse scene: le più frequenti sono il duello con Achille e il trasporto del suo cadavere da parte di Eos, Hypnos o Thanatos (v. memnon).
Monumenti considerati. - Specchio di Firenze: G. Körte, Et. Sp., tav. 290; G. A. Mansuelli, in St. Etr., xx, 1948-49, p. 76. Tomba dell' Orco: F. Weege, Etrusk. Mal., fig. 24, tav. 64, dove il personaggio è senz'altro inteso come Agamennone; F. Poulsen, Etruscan Tomb-Painting, Oxford 1922, p. 51 (si parla direttamente di Agamennone, senza accennare alla possibilità che si tratti di Memrun).
Bibl.: W. Deecke, in Roscher, II, 2, 1894-7, c. 2687, s. v.; E. Fiesel, in Pauly-Wissowa, XV, i, 191, c. 688, s. v. (dà l'elenco completo di tutte le possibili rappresentazioni di M. nell'arte etrusca).
(S. De Marinis)