Retore greco (sec. 3º d. C.). Si ha notizia di suoi commenti a Ermogene, a Minuciano, alle orazioni di Demostene e ad Elio Aristide. Sotto il suo nome ci sono giunti due trattatelli sugli encomî (a divinità e città, a re e principi) differenti di lingua e di stile, sicché uno dei due è da ritenersi di altro autore.