MENANDROS (Μέναανδρος)
2°. - Scultore originario del Dokymion, figlio di Diogene, attivo in epoca romana, noto per l'iscrizione posta sulla base di una statua frammentaria rinvenuta nel 1913 a Yavolavaç (Antiochia di Pisidia).
La statua attualmente conservata al museo di Konya, rappresenta una figura maschile panneggiata seduta: la mano destra è protesa innanzi, con la sinistra regge uno scettro. A destra della figura, resti di un pilastro decorato a rilievo. La posa è quella di Zeus come appare su monete, probabilmente derivazione dello Zeus fidiaco; però nel caso specifico, potrebbe anche trattarsi di un ritratto di imperatore romano raffigurato sotto le spoglie di divinità.
La vecchia datazione del II sec. a. C. proposta dai Ramsay, viene ora generalmente abbassata al I-II sec. d. C.
Bibl.: W. M. Ramsay, in Journ. Hell. Stud., XXXVIII, 1918, p. 183, nota 138; W. H. Bucker, in Journ. Rom. Stud., XIV, 1924, p. 30 ss., n. 9, tav. II, 9 a-c; D. M. Robinson, in The Art Bulletin, IX, 1926, p. 56, nota 122; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXIV, 1930, p. 311, s. v.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XV, 1931, c. 765, s. v.; Suppl. Ep. Gr., VI, 1932, 557.