mendace
In Pd XXVII 53 privilegi venduti e mendaci sono quelli concessi da pontefici corrotti a ecclesiastici indegni. È l'unica occorrenza dell'aggettivo, in alternativa a ‛ bugiardo ', che non ricorre mai nella terza cantica. M. è " fondato sulla menzogna ", e l'aggettivo è tanto più pertinente, poiché l'allusione va a Giovanni XXII, che secondo D. ‛ scriveva ' solo per ‛ cancellare ' (XVIII 130). Notevole questa definizione di Uguccione da Pisa: " mendax est qui spe lucri et voluntate decipiendi mentitur ", che può adattarsi all'esempio in questione.