Menecmo
Menecmo (380 a.C. ca - 320 a.C. ca) matematico greco. Fu allievo di Eudosso di Cnido, a cui probabilmente succedette come capo della scuola di Cizico. Studiò in modo approfondito le coniche, che furono per molto tempo chiamate triadi di Menecmo, e mostrò che le curve, che vennero in seguito chiamate da Apollonio di Perge ellissi, parabole e iperboli, si possono ottenere sezionando la superficie di un cono con un piano che la intersechi in punti diversi dal vertice. Si servì delle coniche per dare una soluzione al problema della duplicazione del cubo, soluzione descritta da Eudosso nel suo commentario all’opera di Archimede Sulla sfera e il cilindro, che contiene una preziosa rassegna di antiche soluzioni a tale problema. L’attenzione che l’ambiente platonico dedicava ai classici problemi di costruzione geometrica è testimoniata anche dal fatto che suo fratello Dinostrato si dedicò al problema della quadratura del cerchio, risolto attraverso una curva, detta appunto quadratrice di Dinostrato. Secondo Proclo, Menecmo si occupò anche dello studio della struttura degli enunciati della matematica, dedicandosi alla logica e alla distinzione fra teoremi e problemi.