meningococco
Agente eziologico (Neisseria meningiditis) della meningite cerebrospinale epidemica, della meningococciemia fulminante, di polmoniti, artriti settiche, pericarditi e congiuntiviti. Il batterio è un diplococco gram-negativo circondato da una capsula di mucopolisaccaridi; ha come unico ospite l’uomo e viene trasmesso per via respiratoria. Se ne conoscono vari ceppi: i m. vengono tipizzati con reazioni sierologiche in base ai loro antigeni capsulari, e recentemente in base alle loro caratteristiche geniche. L’infezione meningococcica è ubiquitaria nel mondo; può manifestarsi in forma sporadica o epidemica, e durante le epidemie è più frequente negli adolescenti e nei giovani adulti. La persistenza asintomatica nel naso e nella faringe favorisce la diffusione nelle piccole comunità (scuole, collegi, ecc.). Il passaggio nel sangue dalle vie aeree aumenta i caratteri di virulenza del m., pur intervenendo, nella patogenesi della malattia da m., numerosi meccanismi di difesa dell’ospite. La virulenza del m. è quasi esclusivamente legata alla capsula del germe, che acquista proprietà antifagocitiche e antibattericide. La maggior parte delle infezioni da m. è prevenibile con la vaccinazione.