MENLE (talvolta Mnele e una volta Menele)
Nome etruschizzato di Menelao (v.), che designa la figura dell'eroe su numerosi specchi etruschi di ogni epoca. La tipologia di M. è quella tradizionale per Menelao e per gli eroi in genere, e le scene in cui compare (assai frequentemente con Elena, e poi con numerose divinità ed eroi dell'epos greco) non presentano, nella maggior parte dei casi, difficoltà di interpretazione o incongruenze. Va solo notato che su uno specchio ai Musei di Berlino (G. Köte, Et. Sp., iv, tav. 377) il nome M. è attribuito ad una figura che senza dubbio vuole essere Paride, dato che la scena rappresenta il giudizio di Paride. Per il significato dello specchio del Museo Archeologico di Firenze (G. Körte, op. cit., iv, tav. 355) dove M. (giovane nudo con lancia nella destra e scudo imbracciato nella sinistra) sta in piedi dietro al seggio di Meleagro, fiancheggiato dai Dioscuri, v. Meliacr.
Bibl.: W. Deecke, in Roscher, II, 2, 1894-7, c. 2794, s. v.; P. Schmidt, in Pauly-Wissowa, XV, 1931, c. 823 ss., s. v. Menelaos; G. A. Mansuelli, in St. Etr., XIX, 1947, p. 37 ss., passim; id., La mitologia figurata negli specchi etruschi, in St. Etr., XX, 1948-49, p. 81 ss., passim.
(S. De Marinis)