menomanza
Solo in Cv IV VIII 2 come questa [reverenza] è bellezza d'onestade, così lo suo contrario [inreverenza o tracotanza] è turpezza e menomanza de l'onesto.
Il senso della parola è " menomazione ", " mancamento "; l'idea è in Isidoro (Etym. X 116): " honestus, quod nihil habeat turpitudinis ". La specie di ‛ onestà ' che qui si considera è l'abito della ‛ discrezione ' nella forma della ‛ reverenza ': " adhibenda est igitur quaedam reverentia adversus homines et optimi cuiusque et reliquorum " (Cic. Off. I XXVIII 99).