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mercato finanziario

di Laura Ziani - Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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mercato finanziario

Laura Ziani

Luogo in cui vengono negoziate attività finanziarie. M. in senso generale è un’espressione riassuntiva del processo attraverso il quale decisioni di consumo delle famiglie, di produzione delle imprese e di lavoro degli individui sono rese compatibili mediante aggiustamenti dei prezzi, ovvero tramite una serie di accorgimenti per i quali acquirenti e venditori di un bene, di un servizio o di un fattore produttivo, vengono in contatto per negoziarne lo scambio.

Classificazioni dei mercati

I m. si distinguono secondo varie classificazioni dicotomiche: m. f. a pronti contro m. f. a termine, m. f. primari contro m. f. secondari, m. f. di borsa contro m. f. fuori borsa, m. f. azionari contro m. f. obbligazionari. Sui m. f. a pronti (spot) le transazioni sono regolate immediatamente, nel m. f. a termine (forward e futures) lo scambio viene eseguito in epoca successiva rispetto a quella della stipula. Sul m. f. primario sono collocati titoli di nuova emissione, su quello secondario titoli già in circolazione. Le borse sono m. f. regolamentati ove si praticano negoziazioni standardizzate sotto il controllo di un’autorità garante, i m. f. fuori borsa sono detti nel linguaggio f. over the counter (➔). Sui m. f. azionari si negoziano azioni, su quelli f. obbligazionari obbligazioni e altri titoli a reddito fisso; di particolare importanza i m. f. dei titoli del debito pubblico. Grande rilievo hanno assunto nell’ultima parte del 20° sec. i m. f. dei derivati, sui quali sono trattate opzioni e swap. Sui m. f. valutari si commerciano valute. Sui m. f. azionari e obbligazionari operano investitori, emittenti e intermediari. Sui m. f. dei derivati e su quelli valutari, soggetti ispirati da motivazioni di copertura (hedgers), speculatori e arbitraggisti.

Funzioni dei mercati finanziari

I m. f. hanno molteplici funzioni. Canalizzano il trasferimento di risorse dalle unità eccedentarie (cioè che hanno disponibilità in eccesso rispetto alle loro esigenze immediate) a quelle deficitarie; trasferiscono i rischi da soggetti con maggiore a quelli con minore avversione (➔ avversione); consentono la costruzione e la contrattazione di prodotti dai profili di rendimento e di rischio che meglio si adattano alle esigenze di ogni operatore. La loro attività è vitale per il funzionamento del sistema economico. Tuttavia, non operano sempre in modo ordinato: eccessi di speculazione, abbinati all’offerta di prodotti complessi di difficile decifrazione anche per gli specialisti più raffinati, possono condurre a bolle speculative o a fallimenti clamorosi di istituzioni f. e di Stati sovrani. Per tali motivi, essi sono soggetti a regolamentazioni piuttosto stringenti e al controllo e alla supervisione di autorità indipendenti, su scala internazionale.

Portafoglio di mercato

È costituito dalla combinazione di asset che riflette (riproduce) il valore di tutti i titoli a rendimento aleatorio negoziati in un certo mercato. Per es., se il valore complessivo delle azioni di una società quotata in un certo m. f. è il 5% della capitalizzazione totale, il portafoglio di m. comprenderà una proporzione del 5% di azioni di quella società. Un concetto chiave del modello CAPM (➔), in cui accanto a n titoli a rendimento aleatorio vi sia anche di un titolo non rischioso, è che tutti i portafogli efficienti in media-varianza (o in media-deviazione standard) sono combinazioni (in quote variabili) dell’attività non rischiosa e di un unico portafoglio aleatorio. Esso è appunto quello di mercato. In particolare, quando la quota del titolo non rischioso è pari a 0, il portafoglio efficiente è quello di mercato, il quale risulta composto esclusivamente da attività rischiose.

Prezzo del rischio di mercato

Coefficiente che, moltiplicato per il numero di unità di rischio di m. presenti in un titolo (o in un portafoglio), fornisce la componente (aggiuntiva rispetto al puro prezzo del tempo) del rendimento che compensa l’assunzione del rischio incorporato nel titolo. Dato il m. cui si riferisce, tale coefficiente è ovviamente il medesimo per tutte le attività negoziate su quel m. (è appunto un prezzo unitario del rischio).

Vedi anche
derivati Strumenti finanziari il cui valore è determinato da quello di altri beni scambiati sul mercato (azioni, indici azionari, tassi, valute e merci), denominati attività sottostanti. La sensibile crescita e diffusione dei derivati proviene dalla necessità di disporre di strumenti idonei a coprire rischi ... finanza I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono lo Stato e gli altri enti pubblici. Anche il complesso dei fatti o atti con cui un soggetto economico ... CAPM Acronimo di Capital Asset Pricing Model, modello matematico che descrive il funzionamento di un mercato finanziario, originariamente proposto da W. Sharpe nel 1964. Nella versione sviluppata da Robert Merton nel 1973, si considera il comportamento di un consumatore che alloca la sua ricchezza tra consumo ... mercato In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni commerciali relative a merci varie o anche a una ...
Indice
  • 1 Classificazioni dei mercati
  • 2 Funzioni dei mercati finanziari
  • 3 Portafoglio di mercato
  • 4 Prezzo del rischio di mercato
Tag
  • FATTORE PRODUTTIVO
  • OVER THE COUNTER
  • DEBITO PUBBLICO
  • OBBLIGAZIONI
  • CAPM
Altri risultati per mercato finanziario
  • mercati finanziari, diritto dei
    Enciclopedia on line
    Complesso delle norme previste dal d.l. 24 febbr. 1998 n. 58 e ispirate alla privatizzazione dell'attività di gestione dei mercati regolamentati (luoghi di scambio di valori economici e di informazioni). La gestione dei mercati finanziari è affidata ad apposite società vigilate dalla CONSOB. Sono intermediari ...
  • Mercati finanziari
    Enciclopedia del Novecento III Supplemento (2004)
    MMarcello de Cecco di Marcello de Cecco Mercati finanziari sommario: 1. I termini essenziali. a) Origine e contenuto dei mercati finanziari. b) I soggetti coinvolti nei mercati finanziari. c) La liquidità. 2. I mercati finanziari in prospettiva storica. a) Il sistema di Bretton Woods. b) La crisi del ...
  • Mercati finanziari
    Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)
    Michele Bagella (v. mercato, App. V, iii, p. 416) I m. f. rappresentano nella concezione tradizionale i luoghi nei quali vengono scambiate le attività finanziarie. In realtà, grazie alla globalizzazione dei mercati e alla diffusione del sistema telematico di negoziazione, non è più necessaria l'esistenza ...
  • Finanziari, mercati
    Enciclopedia delle scienze sociali (1994)
    Tommaso Padoa-Schioppa Introduzione Il termine 'mercati finanziari' può definire, nella sua accezione più generale, l'insieme delle strutture (giuridiche, operative, tecniche, fisiche) attraverso cui avviene lo scambio delle attività finanziarie. Nell'uso comune, tuttavia, il termine è andato assumendo ...
Vocabolario
finanziàrio
finanziario finanziàrio agg. [der. di finanza2]. – 1. Relativo alla finanza, alle finanze, sia pubbliche sia private: attività f., mezzi f., questioni f.; resoconto f., relazione f.; anno f., esercizio f.; una situazione f. solida, pericolante;...
mercato
mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
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