meridiano
Il m. è un cerchio massimo della sfera celeste, perpendicolare all'orizzonte di un luogo e contenente la ‛ meridiana ', cioè la direzione nord-sud. Questo cerchio passa allo zenit del luogo ed è attraversato dal sole, che nel suo cammino diurno procede da est a ovest: il m. è così chiamato appunto perché il sole lo attraversa quando è mezzogiorno per un determinato orizzonte. Ogni orizzonte ha il suo m., perciò quando D. dice che il sole era giunto a quell'orizzonte il cui m. copre Gerusalemme passando per il suo zenit (Pg II 1-3), indica evidentemente l'orizzonte di Gerusalemme. Va inoltre ricordato che le quattro principali località della terra a cui continuamente D. si riferisce (Gange, Gerusalemme, Gade, Purgatorio) distano, nell'ordine, in longitudine di 90° e quindi di 6h (poiché il circolo d'illuminazione impiega 24 ore a percorrere i 360° del globo terrestre). D. usa il termine m. sia come aggettivo (meridian cerchio, Pg II 2; meridiana face, Pd XXXIII 10, che è perifrasi per ‛ sole ' raffigurante la Vergine; raggi meridiani di Cv II XV 5 è detto dei raggi di mezzodì che rendono l'aria luminosa e limpida), sia come sostantivo (è tocco / meridian dal sole, Pg IV 138; fa meridiano, Pd IX 86); o vi allude con una perifrasi (mezzo 'l ciel, Pg II 57; 'l mezzo del cielo, Pd XXX 4; il cerchio di merigge [v. MERIDIE], Pg XXV 2, XXXIII 104). Di più difficile interpretazione è la descrizione del Mediterraneo in Pd IX 82-87, difficoltà derivante sia dalla studiata complessità espressiva, sia dall'approssimazione astronomica. Si credeva che il Mediterraneo si estendesse per 90° dalle Colonne d'Ercole alla Fenicia: perciò esso, dice D., contra 'l sole / tanto sen va, che fa meridïano / là dove l'orizzonte pria far suole: cioè si spinge tanto oltre da ponente a levante che di quel cerchio, che prima (all'inizio, alle Colonne d'Ercole) è il suo orizzonte orientale, ne fa (alla fine, in Fenicia) il suo meridiano. In realtà questo scambio di orizzonte con il m. si verifica soltanto per punti dell'equatore che distano fra loro di 90° in longitudine. Evidentemente le quattro località sopra dette devono immaginarsi idealmente proiettate sull'equatore.